Dal carcere minorile agli ospedali pediatrici, dalle scuole alle università: la XXV edizione del Premio del Museo Nazionale delle Paste Alimentari celebra la pasta come motore culturale, economico e sociale. Cresce del 54,3% la partecipazione all’iniziativa
Roma, 3 aprile 2025 – La pasta non è solo un alimento: è cultura, lavoro, educazione e futuro. Lo dimostrano i numeri e i contenuti della XXV edizione del Premio del Museo Nazionale delle Paste Alimentari, che quest’anno ha visto oltre 500 studenti di 42 istituti scolastici italiani – dalla scuola materna agli istituti tecnici enogastronomici, passando per licei artistici, classici e scientifici – raccontare la pasta attraverso 611 elaborati, tra saggi, sculture, videoclip, poesie e progetti interdisciplinari. Un risultato che segna una crescita del 54% rispetto all’edizione precedente e addirittura del 543% rispetto alla XXIII, quando sono state introdotte le categorie “Videoclip” e “Fotografia”.
Il tema “Io sono pasta”, scelto in sintonia con la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale UNESCO, ha permesso ai partecipanti di esplorare questo alimento come simbolo di identità e linguaggio universale, capace di raccontare tradizioni e di ispirare nuove visioni.
Le sezioni in concorso del Premio del Museo sono cinque: Istruzione ed Educazione, Giornalismo, Videoclip, Fotografia e, da quest’anno, Università (fuori concorso, con premiazione prevista nel 2026). Ogni sezione accoglie elaborati diversi – testi, immagini, video, progetti – tutti ispirati al tema annuale. Di seguito, i vincitori del primo premio per ciascuna categoria, selezionati dalla giuria tra oltre 600 candidature:
Istruzione e Educazione
Titolo: Non è solo un piatto di pasta
Autori: Liceo Artistico Foscolo, Roma
Un’opera narrativa e visiva che trasforma gli spaghetti al pomodoro in racconto storico: da Ruggero II a Boccaccio, da Arcimboldo alla contemporaneità, la pasta come viaggio culturale. Perché siamo sempre consapevoli di tutto quello che si racchiude in un boccone di questo piatto per cui siamo noti in tutto il mondo?
Giornalismo
Titolo: La sfoglina dal cuore verde
Autrice: Paola Pellai
Un racconto di giornalista tra tradizione e innovazione, dove una giovane cuoca e sfoglina difende l’artigianalità – appresa dalla nonna e dalla mamma – e la memoria femminile contro l’avanzata dell’omologazione e dell’IA. Un’ode al sapere tramandato.
Videoclip
Titolo: Clandestina – Un progetto di cucina nomade
Autrice: Alice Bettolo
Il racconto di un’esperienza di vita che narra di una donna che va recuperando il senso profondo di sé con la ricerca di una vita nomade e scalza. Un progetto in giro per il mondo dove la pasta diventa lo strumento principale per connettersi con gli altri, entrare nelle case, creare relazioni, insegnare. Una narrazione autobiografica che unisce viaggi, radici e trasformazione, in cui la cucina e la pasta aiutano a riscoprire se stessi e a creare connessioni autentiche.
Fotografia
Titolo: Asciuga spaghetti
Autore: Michele Fini
Uno scatto evocativo che trasforma una forchetta in una figura femminile, raccontando la pasta con ironia, stile e un linguaggio visivo immediato e potente.
Premi Speciali: dove la pasta cambia le vite
Oltre agli elaborati artistici e narrativi, tre storie straordinarie hanno ricevuto premi speciali per il loro impatto sociale e culturale. La pasta, in questi casi, diventa strumento di riscatto, cura, educazione.
All’interno del carcere minorile di Casal del Marmo (RM) nasce un laboratorio artigianale di pasta secca che offre ai giovani detenuti formazione, un mestiere e la possibilità di scrivere una nuova storia di vita. Il progetto della Cooperativa GustoLibero Onlus è un esempio virtuoso di economia carceraria e inclusione sociale.
Fondata da Alessandra Lauria, l’associazione porta la pasta nei reparti oncologici pediatrici italiani e internazionali. Con le mani nella farina e il sorriso sul volto, i bambini diventano protagonisti di un gesto semplice ma potentissimo: impastare per resistere. Un laboratorio di speranza e identità.
Otto scuole della rete “Dialogues for Future” hanno realizzato progetti dedicati alla pasta come simbolo di emozioni, conoscenze, memorie e culture. Un lavoro corale che valorizza l’educazione civica attraverso un alimento che unisce generazioni e territori.
Università: la cultura della pasta entra nella progettazione del Museo
Quest’anno il Premio ha realizzato un bando ad hoc per le Università, rivolta a studenti, laureandi e neolaureati di tutte le discipline. Obiettivo: ideare e progettare il futuro Museo Nazionale delle Paste Alimentari non solo come luogo della memoria ma come spazio vivo, multidisciplinare e innovativo.
Il Bando Università invita a elaborare – in un anno di tempo – progetti architettonici, economici, storici, psicologici, tecnologici o creativi che valorizzino la pasta come patrimonio immateriale in chiave contemporanea. Particolarmente stimolanti i lavori multidisciplinari in cui si fondano architettura, sostenibilità, design, letteratura, marketing e visione culturale. I progetti vincitori saranno premiati nel 2026 ed esposti all’interno del nuovo Museo, contribuendo alla sua identità e alla sua narrazione.
La pasta come bene comune italiano
“La pasta è molto più di un alimento: è un codice culturale, un patrimonio condiviso, una lente attraverso cui leggere la nostra storia e immaginare il futuro”, afferma Alberto Falini, Presidente della Fondazione Vincenzo Agnesi. “Con il Premio del Museo vogliamo valorizzare la sua forza narrativa e la sua capacità di generare inclusione, bellezza, conoscenza e lavoro. Ogni progetto ricevuto è un tassello che ci aiuta a costruire non solo un museo, ma un ecosistema culturale vivo e aperto alle nuove generazioni.”
La giuria della XXV edizione:
Arianna Agnesi – Presidente di Giuria: Presidente Onorario Fondazione Vincenzo Agnesi;
Luisanna Messeri – autrice e volto noto della televisione; ha pubblicato diversi libri di cucina;
Eleonora Fontaneto – rappresentante della terza generazione del Pastificio Fontaneto, realtà di eccellenza nel settore della pasta fresca
Federica Bottoli – fotografa di fama internazionale
Danilo Giaffreda – architetto, fotografo e gastronomo
Contatti Media
Alessandra Pigoni, RP Communication – M. 335 7771039 – Email: alessandra.pigoni@outlook.com