La storia di Flavia Valentini, ex infermiera in pensione con la passione per la cultura gastronomica, nasce dall’incontro tra tradizione e innovazione avvenuto nella sua cucina a Ozzano dell’Emilia (Bologna). Un incontro magico che ha dato vita a uno straordinario formato di pasta: l’imbutino.
Da dove arriva l’ispirazione? Flavia ci racconta che girovagando in un mercatino dell’usato viene attratta da un misterioso oggetto risalente agli anni Venti del secolo scorso, utilizzato per tagliare più velocemente la sfoglia impiegata per confezionare i tortellini. “I ragazzi del banchetto sostenevano fosse un arnese per fare le orecchiette ma io avevo capito che non era così. Sicuramente doveva servire in cucina ma inizialmente ne ignoravo la vera funzione”, Flavia prosegue, “tornata a casa ho iniziato a preparare un impasto a base di semola di grano duro, abituata da sempre a maneggiare sfoglia per realizzare pasta fatta in casa, poi ho passato questo strumento sopra una striscia di semola e mi sono ritrovata tra le mani un cerchietto di sfoglia. Mi è venuto spontaneo chiudere i piccoli dischetti con il gesto con cui si chiudono i tortellini: così ho realizzato il primo imbutino”.
La storia continua con l’arrivo di una cara amica e vicina di casa che lavora all’ufficio brevetti da oltre trent’anni. Durante una delle loro passeggiate serali con il cane, Flavia si confida con l’amica che, dopo un accurato controllo sulle forme di pasta già brevettate in Italia, le suggerisce di depositare il modello fornendole indicazioni per registrare marchi e brevetti.
“Gli imbutini piacevano a tutti e la domanda saliva”, ci racconta, “così mi rivolsi a un pastificio e poi decisi di trovare qualcuno che potesse produrmi un prototipo di macchina industriale”.
La storia degli imbutini sembrava proseguisse per il verso giusto ma poi, a causa della pandemia, tutto il mondo si fermò.
Flavia ha sempre perseguito con caparbietà il suo sogno, racconta “tutto questo sarebbe inutile se non fosse stato per l’incontro con l’unico tecnico che, dopo anni di ricerche infruttuose, è riuscito a ideare un meccanismo capace di macchinare il prodotto”.
Nasce così la società “Sapori in forma”, che mira a far conoscere i mitici imbutini a tutto il mondo.
Gli imbutini sono stati oggetto di una relazione tecnica da parte di alcuni ingegneri che ne hanno dimostrato le qualità intrinseche, eccone alcune: